Il parlamento argentino omaggia gli 80 anni di Joaquin Salvador Lavado

«Se ho scelto il disegno, è perchè parlare non mi è facile». Lo ha assicurato un commosso Joaquin Salvador Lavado quando giovedì è stato ricevuto con tutti gli onori dal Parlamento argentino per il suo recente 80esimo compleanno.  Joaquin Salvador Lavado? Ma chi è costui? Già forse con il nome d'arte tutto diventa più chiaro. Si tratta di Quino, il papà di Mafalda. L'impertinente bambina dai capelli corvini che  dal 1964 al 1973 con le sue osservazioni taglienti metteva alle corde il mondo dei grandi. Una sorta di Charlie Brown in gonnella all'apparenza ma che si differenziava profondamente dalla creatura di Charles Shulz. 

Se l'innocenza dei Penauts era autoconclusa, un mondo a sé stante da quello dei grandi, in cui magari se ne riproducevano le paranoie ma c'era comunque la possibilità di vivere quest'innocenza in un'infanzia senza fine, in Mafalda dall'innocenza nasce l'indignazione, la carica come una molla di un'istanza morale fortissima che diventa una domanda da cui i grandi non possono scappare. I bambini  non possono vivere la loro infanzia, se i grandi non si assumono le loro responsabilità, perché alla fine il mondo è uno solo ed  è loro dovere rnederlo un posto migliore per le nuove generazioni. Una differenza di visuale tra i due autori che nasce dagli antipodi del continente americano. Shultz alle prese con la società nord americana compiaciuta nel suo benessere e  Quino a fare i conti con le tante dittature e la povertà dell'America latina. Anni bui, ma per fortuna archiviati a giudicare con cui la camera argentina ha accolto l'historiesistas. A tributargli omaggio un  "foltissimo numero di legislatori, colleghi ed ammiratori di tutte le età, che lo hanno applaudito per lunghi minuti - scrivono le agenzie - a cui il disegnatore ha replicato con un continuo grazie".
   "L'opera di Quino - ha precisato la deputata Mara Brawer,  del partito peronista, al momento al governo, che ha organizzato l'omaggio - ha la bella virtù di poter essere goduta e condivisa da tutte le generazioni". E ha aggiunto: "Molti di quelli che, come me, abbiamo conosciuto Mafalda ed i suoi amici quand'eravamo ragazzi, possiamo dire che è stato il personaggio che ci ha spinto, dall'humour, a formulare riflessioni sulla società e sulla politica".
   Dal canto suo, Quino,  ha sottolineato  con ironia che "compiere 80 anni non è un compito facile, però non bisogna fare molto, tanto passa", per non drammatizzare troppo la sua età, ha ricordato una minuscola storia. Una sorta di tanti suoi indimenticabili fumetti: "Ci sono due vecchietti in una piazza
che stanno guardando le foglie degli alberi che cadono. Ed uno chiede all'altro: 'e se invece di dire che siamo nell'autunno della vita, diciamo che siamo nella primavera della morte?»'

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