Faccia a faccia con Diabolik - Il vero volto del re del noir

Due occhi di giaccio in un volto duro e affilato come un coltello. Diabolik è questo: un personaggio che non guardi. E’ lui che ti fissa dalla pagina. Ti scruta e ti osserva con il suo sguardo. Magnetico e spietato. Il suo volto è la sua magia, il segreto del suo successo. Basta averlo visto una volta per ricordarselo. Un viso scaturito dalle matite di Luigi Marchesi, il primo disegnatore professionista cui le sorelle Angela e Luciana Giussani affidarono il personaggio nel 1963 dopo i primi due numeri. Marchesi (informazioni tratte dal sito Diabolik club) disegnò gli albi numero 3, 4, 7, 8, 9 della prima serie nel 1963 e ridisegnò per la ristampa i numeri 1, 2 nel 1964. Un legame breve quello dell'autore lodigiano ma intenso visto che fu proprio Marchesi a definirne i tratti essenziali del personaggio come ancora oggi li conosciamo. Ma dove trovò Marchesi quella faccia così particolare? La risposta è più scontata e nel contempo sorprendente di quello che ci si può aspettare. Nel bar del paese. Del suo paese: Brembio, poco più di 2.300 abitanti, nella Bassa lodigiana. La faccia di Diabolik era Gino Polenghi, il titolare del caffè dove il disegnatore andava tutte le mattine prima di prendere il treno per Milano. Tutte le mattine lo guardava da dietro il bancone e gli serviva la colazione. Non solo ma sempre a Brembio dobbiamo il lineamenti di Eva Kant. Marchesi pescò il volto dell’affascinante compagna di Diabolik fra i suoi conoscenti. Al contrario di Polenghi, però non ha voluto, cavallerescamente svelare, chi fu la musa. Si sa solo che era una ragazza del paese. Forse un amore non corrisposto? Chissà...
Comunque sia il tributo che il mondo del fumetto italiano deve a questo piccolo centro della Pianura padana è davvero notevole. Un debito che il 21 e il 22 marzo sarà almeno in parte saldato. Nei due giorni infatti Brembio, in occasione della tradizionale Fiera di San Giuseppe, ospiterà la prima rassegna nazionale dedicata all'antieroe noir per eccellenza. Sarranno ripercorse le tappe e le ragioni che portarono alla nascita di Diabolik, con numerosi convegni a tema ospitati a Palazzo Andreani, sede della mostra. Non mancheranno nei locali ristoranti e trattorie anche pranzi incentrati su particolari e originali “menù diabolici”. Per l’occasione saranno esposte per le prima volte le tavole originali dei numeri disegnati da Marchesi. L’iniziativa, che conta sull’adesione e il patrocinio del Consiglio regionale lombardo, sarà presentata in conferenza stampa martedì 10 marzo alle 13 presso la Sala stampa di Palazzo Pirelli in via Fabio Filzi 22 a Milano alla presenza del vice presidente del Consiglio regionale Enzo Lucchini (FI-PdL), del Consigliere regionale Gianfranco Concordati (PD), del sindaco di Brembio Giuseppe Sozzi e di Gino Polenghi. Durante la conferenza stampa saranno esposte le prime tavole e i primi disegni di Diabolik, datati 1962. Sarà presente anche lo scrittore Davide Barzi, autore del libro “Le regine del terrore”, biografia di Angela e Luciana Giussani, creatrici di Diabolik e curatore della mostra, che promette aneddoti e particolari inediti sulla storia di questo fumetto.


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